• CATALOGO
  • LIBRI
  • CODICI
  • RIVISTE
  • SERVIZI ON LINE
  • ELEARNING
  • EBOOK
  • APP
  • BANCHE DATI
  • SCUOLA DI FORMAZIONE
  • SOFTWARE
 

Il Blog di Ciro D'Ardia

  • Home
  • Pubblicazioni
  • Profilo
  • Contatti
  • Archivio
Postilla » Fisco » Il Blog di Ciro D'Ardia » IVA e imposte indirette » Il “pensionamento” del modello VR?

18 ottobre 2010

Il “pensionamento” del modello VR?

Tweet

Dopo 13 anni di onorato (?) servizio, sembra ormai definitivo il “pensionamento” del modello VR.

E’ infatti molto probabile che dal 2011, per l’anno di imposta 2010, la richiesta di rimborso del credito annuale debba essere operata non più con il modello VR da presentare al concessionario, ma direttamente tramite la dichiarazione annuale IVA.

Considerando che per la compensazione del credito annuale superiore a 10.000 EURO deve essere preventivamente presentata la dichiarazione annuale IVA (eventualmente anche in forma autonoma), la volontà di richiedere anche il solo rimborso del credito annuale costituirà una ulteriore “spinta” alla presentazione della dichiarazione autonoma.

Un vantaggio che sicuramente si avrà da questa “unificazione” deriverà dal fatto che non ci saranno più dichiarazioni IVA contenenti una richiesta di rimborso senza la presentazione del relativo modello VR, con brutte conseguenze per i soggetti “smemorati”.

Bisognerà però capire se la presentazione telematica delle dichiarazioni porterà dei vantaggi per quello che riguarda la celerità nella trattazione delle richieste di rimborso.

Allo stato attuale, infatti, i modelli VR vengono presentati in forma cartacea all’agente per la riscossione, il quale li invia al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

In particolare, per quello che riguarda la quota del rimborso chiesta al concessionario, se l’Agenzia delle Entrate non si pronuncia in ordine all’inammissibilità (anche temporanea) della richiesta (ad esempio per la presenza di carichi erariali pendenti) l’agente della riscossione può, previa presentazione della garanzia, pagare il rimborso, decorsi 40 giorni dalla presentazione della richiesta medesima.

Nel caso di richiesta di rimborso tramite la dichiarazione annuale IVA, si dovrà invece attendere l’elaborazione del “flusso informatico”.

Si dovrà quindi vedere in quanto tempo i dati presenti nelle dichiarazioni annuali saranno disponibili per la trattazione dei rimborsi da parte degli agenti della riscossione e dell’Agenzia delle Entrate.

Aspettiamo i prossimi sviluppi…

Letture: 4965 | Commenti: 0 |
Tweet

Scrivi il tuo commento!

  • accertamento, autorizzazione operazioni comunitarie, cessioni comunitarie, compensazione, compensazioni, comunicazione telematica, contabilità presso terzi, contabilità separata, contratto estimatorio, crediti IVA, credito infrannuale, d.l. 78/2009, depositi IVA, detrazione, dichiarazione intento, dichiarazione IVA, elenchi black list, elenchi INTRA, fatturazione, fermo amministrativo, frodi IVA, garanzia, garanzie, Iva, IVA 26/LP, IVA di gruppo, IVA subfornitura, IVA TR, modello Iva 26, modello VR, norme antievasione, operazioni triangolari, plafond, quadro VR, registrazione, rimborsi, rimborsi IVA, rimborso, rimborso iva, sanzioni, spesometro, T.U., testo unico, triangolazioni, visto di conformità
  • HOME |
  • FISCO |
  • DIRITTO |
  • LAVORO |
  • IMPRESA |
  • SICUREZZA |
  • AMBIENTE
  • Chi è postilla |
  • I blogger |
  • Blog Policy |
  • Diventa Blogger |
  • Chi siamo |
  • Contatti |
  • Privacy |
  • Note Legali |
  • Policy cookie |
  • Pubblicità
 X 

P.I. 10209790152

Postilla è promossa da: IpsoaIl FiscoCedamUtetIndicitalia